Tra Movimenti Pacifisti e Nascita dell’Ecologismo Moderno
Nel dopoguerra, il mondo era pervaso da un desiderio collettivo di pace, contrapposto dalla tensione della Guerra Fredda e dalla paura di un’apocalisse nucleare. La consapevolezza delle minacce ambientali e la paura per le conseguenze delle radiazioni nucleari ispirarono la nascita di movimenti pacifisti e ambientalisti. La tragedia di Hiroshima e Nagasaki mobilitò il Giappone nella lotta per il disarmo nucleare, creando un ponte verso le tradizioni pacifiste internazionali.

Credits: greenpeace.org
Pionieri del Movimento
Il 15 settembre 1971, prima che nascesse il nome Greenpeace, dodici volontari salparono da Vancouver, Canada, a bordo della vecchia barca da pesca Phyllis Cormack. Tra loro c’erano Jim Bohlen, Irving Stowe, Paul Cote, e giornalisti come Robert Hunter del Vancouver Sun, Ben Metcalfe della Canadian Broadcasting Corporation e Bob Cummings del Georgia Strait.
Il loro obiettivo era prevenire l’esplosione di una bomba nucleare a Amchitka, un’isola nell’Oceano Pacifico settentrionale vicino all’Alaska, temendo che l’esplosione potesse danneggiare un’area naturale protetta, ultimo rifugio per 3000 lontre di mare in pericolo e habitat di aquile di mare testabianca e falchi pellegrino, oltre a rischiare di innescare un terremoto e un maremoto. L’intenzione dei volontari era di fermare l’esperimento semplicemente con la loro presenza fisica sull’isola. Portarono anche giornalisti per documentare l’evento. Inizialmente conosciuti come il Comitato “Non create l’onda”, il nome della barca fu cambiato in Greenpeace durante il viaggio.
La missione fu interrotta quando la guardia costiera fermò la barca vicino all’isola di Akutan per questioni doganali. Le difficoltà, aggravate dal maltempo, spinsero i volontari a rinunciare. Tuttavia, al loro ritorno scoprirono di avere guadagnato grande attenzione mediatica e sostegno popolare.
Durante il viaggio di ritorno, l’equipaggio incontrò gli indiani Kwakiutl, che condivisero una profezia sui “Guerrieri dell’arcobaleno” destinati a salvare il mondo, e li riconobbero come fratelli di sangue.
L’inaspettato sostegno ricevuto permise di organizzare una nuova spedizione, chiamata Greenpeace Too. Nonostante la distanza e il poco tempo a disposizione, il test nucleare fu comunque effettuato il 6 novembre. Questo evento scatenò numerose proteste tra Canada e Stati Uniti, portando alla decisione di cessare i test nucleari in quella zona, che fu poi trasformata in una riserva naturale per uccelli.
Alcuni volontari facevano parte dei Quaccheri, un gruppo religioso noto per il suo impegno nelle proteste non violente. Questa iniziativa di Greenpeace segnò l’inizio delle loro azioni dirette e non violente.
La Nascita di Greenpeace
La fondazione di Greenpeace è frutto dell’unione di queste diverse influenze e della risposta collettiva alla minaccia dei test nucleari. L’azione coraggiosa di salpare verso l’atollo di Mururoa per protestare contro i test nucleari francesi fu solo l’inizio. David McTaggart, con il suo impegno e la sua determinazione, trasformò un gruppo di attivisti dispersi in un’organizzazione internazionale riconosciuta.
La strategia di “portare testimonianza” sul luogo di attività ritenute discutibili per registrarvi opposizione con la propria presenza divenne uno dei pilastri di Greenpeace, evidenziando il potere dell’azione diretta e non violenta.
La storia di Greenpeace è segnata da questi incontri, da queste storie individuali che insieme hanno formato un movimento capace di affrontare alcune delle più grandi sfide del nostro tempo. Da Bob Hunter a Irving e Dorothy Stowe, da Ben Metcalfe a David McTaggart, ogni figura ha contribuito con la propria visione, coraggio e determinazione a creare un’eredità duratura.

Credits: greenpeace.org
Un’eredità di Impegno e Speranza
La traiettoria di Greenpeace, da un piccolo gruppo di attivisti impegnati a un movimento globale per l’ambiente, riflette una storia di impegno profondo per la pace e la protezione del pianeta. David McTaggart e i suoi compagni hanno dimostrato che la passione e la perseveranza possono tradursi in azioni significative e cambiamenti reali.
La fusione dei movimenti per la pace e per l’ecologia, simbolizzata nell’espressione “Greenpeace”, continua a ispirare nuove generazioni di attivisti. La loro storia ci ricorda che, nonostante le sfide, l’impegno collettivo e individuale può portare a cambiamenti positivi, sostenendo la visione di un mondo più giusto e sostenibile.