Aprile 2015, la nave pirata Thunder, ricercata dall’Interpol per pesca illegale, stava navigando in acque internazionali, ma era sotto l’inseguimento della Bob Barker e della Sam Simon, due navi di Sea Shepherd, la più importante organizzazione no-profit per la protezione degli oceani.
L’inseguimento della Thunder era durato ben 110 giorni, attraversando 16.000 chilometri e 3 oceani. L’equipaggio della Bob Barker aveva affrontato tempeste antartiche, tentati speronamenti e aggressioni da parte della Thunder. Nel frattempo, l’equipaggio della Sam Simon aveva lavorato incessantemente per recuperare una rete da posta illegale abbandonata dalla Thunder, lunga ben 72 chilometri.
Ma il 6 aprile 2015, la situazione si è fatta critica: la Thunder, leggermente inclinata, aveva calato in mare le scialuppe di salvataggio. La nave aveva cominciato ad affondare, con tutte le prove a bordo. L’equipaggio della Bob Barker e della Sam Simon è entrato subito in azione per cercare di recuperare le prove di importanza vitale.
Clip da video di proprietà di Sea Shepherd
L’equipaggio di Sea Shepherd è riuscito ad abbordare la Thunder e a recuperare le prove. Nel frattempo, l’equipaggio della Thunder è stato accolto a bordo della Sam Simon e portato a São Tomé e Príncipe, dove il capitano e gli ufficiali sono stati condannati a molti anni di prigione per i loro crimini.
Purtroppo, poche ore dopo, la Thunder è scomparsa tra le onde, affondata dal suo stesso equipaggio. Si sono sollevati molti interrogativi sulla scomparsa della nave e sulla distruzione delle prove, ma ciò che è chiaro è che l’operazione di Sea Shepherd ha avuto successo nel fermare la pesca illegale e nel portare i responsabili alla giustizia.

L’equipaggio della Thunder ha operato in violazione delle leggi internazionali sulla pesca, pescando in acque protette e utilizzando attrezzi illegali. Il loro scopo era quello di massimizzare i profitti a spese dell’ambiente e delle comunità locali che dipendevano dalla pesca legale per il loro sostentamento.
La nave Thunder è stata una delle navi più famigerate nel mondo della pesca illegale, con una capacità di pesca stimata di oltre 100 tonnellate al giorno. Ciò significa che la nave era in grado di depredare una vasta area di pesca e di devastare interi ecosistemi marini.
L’affondamento della Thunder ha rappresentato un importante passo avanti nella lotta contro la pesca illegale.

C’è ancora molto lavoro da fare per proteggere le risorse marine e garantire la sostenibilità della pesca per le generazioni future.
Sea Shepherd collabora con partner governativi per fermare decine di operatori illegali ogni anno e salvare milioni di vite marine. La protezione degli oceani è fondamentale per la sopravvivenza dell’umanità e dobbiamo intensificare gli sforzi per proteggerli poiché la diminuzione delle popolazioni di pesci continuerà ad accelerare nei prossimi anni.
È importante ricordare che la lotta contro la distruzione dell’oceano non è solo una responsabilità delle organizzazioni ambientaliste, ma di tutti noi. Con il sostegno e l’impegno di tutti, possiamo vincere questa battaglia e ripristinare l’equilibrio degli ecosistemi marini.

Noi di RCE crediamo fermamente che la cooperazione tra le organizzazioni ambientaliste e i governi sia la chiave per proteggere gli oceani e le sue creature. Per questo motivo, abbiamo deciso di supportare Sea Shepherd con le nostre donazioni, un’organizzazione che mette in pratica la tattica dell’azione diretta per indagare e agire al fine di impedire e mostrare al mondo le attività illegali in mare aperto.
Ognuno di noi può fare la differenza con un piccolo gesto. Contribuendo alle organizzazioni che lavorano per salvare la vita degli oceani, possiamo aiutare a preservare questo ambiente straordinario per le generazioni future.